giovedì 19 luglio 2018

La casa di Toc Toc

Lui si chiama Tommaso ed è un bimbo di quattro anni che ama molto disegnare. Biondo, due occhioni di un azzurro intenso. Bimbo di poche parole, ma con un carisma da vendere. È lui che ha disegnato il logo di Toc Toc. Il suo segno è preciso. Le sue idee sono grandi come lo sono quelle di tutti i bambini. Una fotografia scattata dal cellulare e inviatami tramite WhatsApp si è trasformata nel logo della mia bottega.

Ma come è nata l'idea?


Il nome della bottega l'avevo già scelto. Un nome che risuona, che si ricorda facilmente, che ricorda un gesto e un oggetto ben preciso: la porta. Ho cominciato a pensare all'immagine che potesse rappresentare la mia bottega. Una porta? Una serratura? Una chiave? Queste tre cose mi hanno ricordato un racconto in particolare. Avete presente Alice mentre davanti alla minuscola porticina guarda attraverso il buco della serratura il paese delle meraviglie? O quando, lei minuscola, tenta di arrampicarsi sul tavolo e afferrare la chiave gigante? Erano belle immagini che mi ricordavano la mia infanzia, così ho provato a disegnarle in diverse forme.





La scintilla però non si è accesa. Trovavo questi simboli "chiusi" che non lasciavano spazio all'immaginazione. Immagini che non evocavano nulla se non ricordi personali dell'infanzia.


Ma quel logo avrebbe dovuto rappresentare non solo i miei pensieri e ricordi, ma anche quelli di tutti gli altri. Un logo deve poter comunicare e trovavo che chiave e serratura non fossero così adatti ad un luogo per bambini. 


L'immagine doveva in qualche modo urlare il loro nome.


Ricomincio da capo con schizzi e pensieri: "chiave, porta, serratura, serratura, porta chiave"... la chiave sta in una serratura, la serratura sta in una porta, la porta sta in una casa. Ed ecco che la lampadina questa volta si è accesa. La casa sarebbe stata il simbolo della mia bottega.


La casa è dove viviamo. 

La casa è famiglia. 
La casa è ricordi.
La casa è amore.
La casa è giochi.
La casa è sogni, avventure, luogo caldo e sicuro,
luogo di scelte facili, ma anche di quelle difficili.
La casa è il tempo che passa.
La casa è vita.
La casa sarebbe stata Toc Toc.

Ora che avevo definito il simbolo, secondo me, adatto a rappresentare Toc Toc si trattava di disegnarlo. Mi sono posta diverse domande sul tipo di segno, di tecnica e di forma. Ho provato e riprovato, ma il modo in cui disegnavo questa casa non mi soddisfaceva.


Poi ho pensato: "e se la facessi disegnare a un bambino?" Forse sarebbe stata quella la via da percorrere e sicuramente sarebbe stata molto più rappresentativa e veritiera di quello che avrei potuto fare io. Ho scritto a un paio di amiche con bimbi piccoli chiedendo se fossero state d'accordo a far disegnare ai loro bimbi tante case diverse. E così è stato.





Un disegno mi ha colpita immediatamente. Una casa disegnata con una porta centrale e tutto intorno ad essa tante finestre di dimensioni e forme diverse. Finestre che erano collocate addirittura sul tetto e, sulla punta, una bandierina. Aveva così tante aperture quella casa che ho pensato ai desideri del bimbo che l'ha disegnata, ai suoi sogni e a tutti quelli degli altri bambini. A questo punto ero già innamorata persa. Ho scaricato, scansionato, pulito e rifinito per rendere quella casa, per me così bella ed evocativa, un vero logo. 


Un'immagine che rappresentasse ed evocasse i ricordi, i pensieri e le fantasie di chiunque fosse entrato nella mia bottega, grandi e piccini.




Ed ecco che ho trasferito il disegno su una gomma per poterlo trasformare in un timbro che avrebbe reso questa casa ancora più speciale grazie all'inconfondibile texture della stampa.
Sempre con la tecnica del timbro e grazie a dei vecchi caratteri mobili di stampa, che avevo acquistato anni fa, ho completato con la scritta.

Poi, è stata la volta del colore.



Ho fatto diverse prove e il verde era un colore che trovavo potesse funzionare bene con l'idea della bottega. Richiama la natura, il prato, le foglie, gli alberi e ne esalta la loro bellezza. Bellezza che ritroviamo in bottega attraverso materiali naturali quali il legno, il design dei giocattoli selezionati con cura e amore. Il verde trasmette serenità e tranquillità tutte caratteristiche che mi auguro possa trasmettere Toc Toc appena si varca la sua soglia.


Di sfumature di verde però ce ne sono molte. Il verde che tende al giallo. Quello che tende al blu. Quelli chiari e quelli scuri. Prova e riprova un giorno con l'aiuto di mio marito è nata definitivamente l'immagine di Toc Toc con il suo colore verde acqua e la sua forma inconfondibile. 


E questa è la sua storia.



© Simona Balmelli – Toc Toc


Un grande grazie di cuore a Tommaso e Caterina e a tutti quelli a cui ho chiesto aiuto, consigli e opinioni.



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