lunedì 3 dicembre 2018

Il museo dei fili

Alla scuola dell'infanzia di Stabio è iniziato un percorso di laboratori Metodo Bruno Munari® sul tema del filo e come primo laboratorio ho proposto la realizzazione di "Un museo dei fili". 


Allestimento del laboratorio

Dopo le presentazioni ho aperto la discussione con alcune domande: che cos'è un museo? A cosa serve? Cosa viene esposto e come? Abbiamo parlato dei musei che già conoscono, come quelli viventi ad esempio, gli zoo o gli acquari, del museo della civiltà contadina che hanno visitato con la scuola, dei musei nei quali ci sono sculture e quadri e in quelli dove ci sono i mezzi di trasporto d'epoca.

Abbiamo capito che gli oggetti nei musei non sono disposti a caso, ma con un criterio ben preciso e con delle indicazioni per aiutare i visitatori a capire meglio la mostra.

Abbiamo capito che si va al museo per imparare cose nuove, scoprire i grandi artisti di ieri e di oggi, capire come funzionano la scienza e la tecnologia, come vivevano i nostri antenati e naturalmente molte altre cose.

Per aiutare i bambini a capire e concretizzare di più questi concetti, non certo facili, mi sono fatta aiutare da Kubbe, il protagonista de "Il museo di Kubbe" di Johnsen Kanstad edito da Mondadori Electa.

Abbiamo anche capito che per fare un museo occorre avere molti oggetti, in questo caso tanti fili diversi che i bambini con le loro maestre si sono impegnati a raccogliere, e che serve ordinarli, tagliarli più o meno in egual misura, catalogarli e disporli con criterio.


Ordine e pulizia

Così con gli aiuti e i consigli di Kubbe abbiamo creato il nostro museo dei fili scoprendo che di fili ce ne sono moltissimi, di diversi tipi e con funzioni e utilizzi differenti tra loro.


Prima disposizione senza un criterio preciso

Qui alcuni esempi di come i bambini hanno catalogato e preparato il loro museo.


Catalogazione definitiva



E infine dopo tanto lavoro, con fili e colori ci siamo divertiti a creare quadri di luce con colori e... naturalmente fili.






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