lunedì 18 novembre 2019

Come giocare con #GRAPAT

Grapat è una piccola azienda a conduzione familiare nata pochi anni fa. Nonostante la giovane età questa azienda ha saputo portare una ventata di aria fresca nel molto del giocattolo proponendo un tipo di gioco "libero". Libero non è una parola che amo particolarmente. Trovo che questa definizione non descriva correttamente questo genere di giocattoli. C'è chi li chiama giochi aperti. Ma anche in questo caso sono dell'opinione che non riesca a definire esattamente il prodotto. Cosa significa precisamente libero o aperto? 

Al momento non ho ancora trovato un modo per chiamare questo genere di giochi. Personalmente amo chiamarli "materiali".
I materiali sono strettamente legati, come dice la parola stessa, alla materia. E qui la materia la sentiamo molto bene. La sentiamo con tutti i nostri sensi. Questa è una materia legata al territorio e alla natura in cui vengono prodotti. Una materia che profuma. Una materia calda. Forme semplici ricavate da una materia viva.

L'obiettivo di questo post non è però quello di attribuire un nome a questi giocattoli, ma piuttosto di mostrarne l'utilizzo.



I giochi Grapat non hanno regole. Non hanno istruzioni da seguire per costruire qualcosa di già stabilito.

I giochi Grapat non suonano, non fanno luce, non si muovono da soli.

I giochi Grapat sono dei materiali da usare secondo la propria fantasia e creatività. Sono giochi da scoprire e manipolare. Certo non ho dovuto spiegare a questo bellissimo bimbo (nell'immagine sopra) come giocare. Lui lo sapeva già.

Sono adatti a partire dai 10/12 mesi e sono costruiti con legno eco-sostenibile principalmente di faggio e betulla. Sono dipinti a mano con colori all'acqua, quindi atossici.


In quanti modi si può giocare?

File e torri

Infilare e sfilare per allenare la motricità fine

Imparare i colori e creare associazioni di colori

Creare ritmi di colore

Composizioni a tema come gli animali

O come le facce o... infiniti altri modi.

Imparare a contare

Classificare

Creare mandala per lo sviluppo logico-matematico

Mandala

Creare mondi fantastici con l'aggiunta di materiali naturali raccolti nel bosco, 
sulla spiaggia...





Ampliarne l'utilizzo con l'aggiunta di altri marchi come Grimm's, Nic Toys, Ocamora...


Naturalmente queste sono solo alcune possibilità di gioco. Sono certa che con i vostri bambini troverete molti altri modi per poter utilizzare i materiali Grapat.

Spesso mi viene chiesto se i propri figli non sono troppo grandi per poter giocare con questi giochi. La mia risposta è sempre la medesima: no, no e poi no.

Questi materiali si utilizzano a partire dai 10 mesi perlopiù per un'esplorazione sensoriale. Vengono manipolati, messi in bocca, fanno rumore nella cesta, poi via via cominciano le prime conoscenze con la distinzione dei colori, infilare e sfilare e dopo i 36 mesi inizia il vero gioco di immaginazione e costruzione compositiva che può e deve durare fino ai 99 anni. 

Credeteci.

Poi se proprio un giorno non dovessero più venire utilizzati si possono regalare alle prossime generazioni o messi da parte per i futuri nipotini o per quanto mi riguarda li utilizzerò molto volentieri come decorazione per la casa.

I Grapat non sono solo giocattoli che insegnano e che durano. Sono anche giochi belli.


Mobile autoprogettato e autoprodotto dell'angolo gioco di Toc Toc bottega


Un ultimo consiglio. Sarebbe meglio disporre i materiali in ceste aperte, possibilmente dai colori neutri in modo che i bambini abbiano visivamente a disposizione tutti i materiali in maniera ordinata. Avere ordine aiuta la pianificazione del gioco e una volta terminato vi assicuro che è anche più facile e gratificante riordinare.

Buon viaggio in mondi fantastici e immaginari!

©️Tutte le immagini sono di proprietà di Toc Toc bottega.

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